Ottobre: il mese rosa della prevenzione

Percentuali e fattori di rischio legati all’insorgenza del tumore al seno:

Circa l’80% dei tumori al seno si riscontrano nelle over 50. Tuttavia la familiarità e la genetica non possono essere gli unici indicatori di prevenzione e screening per le giovani donne. Le statistiche infatti riportano che circa il 70% dei tumori maligni derivano da fattori ambientali e per il tumore al seno questa percentuale raggiunge il 90-95%.

Tra questi il fumo di tabacco da anni è considerato cancerogeno e per la mammella il rischio è stimato essere il 15% in più nelle donne fumatrici che non e del 13% più alto nelle ex-fumatrici e del 10% più alto nelle donne esposte a fumo passivo.

Ma un ruolo centrale è attribuito al peso corporeo, al momento della diagnosi questo è associato ad un aumento del rischio di recidive, ad una peggiore tolleranza alle terapie e ad una ridotta qualità di vita e sopravvivenza con una mortalità superiore del 40% rispetto ai normopeso! Infatti il tessuto adiposo dopo la menopausa diventa particolarmente rischioso in quanto, quando le ovaie smettono di funzionare, è proprio quest’ultimo che diventa il maggior produttore di estrogeni stimolando negativamente il seno. Tutto ciò alimenta l’insorgere dell’infiammazione cronica sulla quale il tumore trova terreno fertile per la sua proliferazione e crescita.

Cosa fare a riguardo?

Smettere di fumare in primis evitando inoltre l’esposizione al fumo passivo. E per quanto concerne il peso corporeo?

In termini quantitativi mangiare ciò che si consuma ed in termini qualitativi il discorso è ancora più semplice in quanto nessun alimento può definirsi ”protettivo” anche se, la dieta mediterranea per il ponderato consumo di fibre e cereali, sembra indicativamente essere la via giusta da perseguire.

Da evitare sicuramente, tra i vari alimenti, il consumo di alcool, in quanto realmente correlato con il carcinoma della mammella e non solo. Non per niente l’insorgenza del rischio aumenta con la quantità di alcol consumato: il 7% in più circa per chi consuma un bicchiere di vino al giorno o 340ml di birra o 43ml di un superalcolico; il 20% in più se si passa a 2-3 consumazioni al giorno.

Infine anche l’attività fisica è fortemente raccomandata in quanto la sua pratica costante aiuta a mantenere l’individuo normopeso riducendo notevolmente il rischio di ammalarsi. Infatti sono raccomandati 150 minuti a settimana di attività moderata per tutti i tipi di tumore mentre i dati sulla mammella risultano essere particolarmente interessanti in quanto migliorano man mano che aumenta l’attività fisica: per ogni due ore di camminata veloce (5km/h) o 1 ora di corsa (10 km/h) alla settimana il rischio si riduce del 3% se non di più. Inoltre l’attività fisica previene dalla recidive riducendo del 40% circa la mortalità!

In sintesi:

Mangiare sano si ma soprattutto abbandonare le scorrette abitudini sedentarie può aiutare nel concreto la lotta al cancro al seno e non solo.

 

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